Il 17 dicembre 2020 si è tenuta la prima Assemblea Generale della EOSC Association, che sarà l’organo di governo e indirizzo di EOSC. L’Università di Torino è membro di EOSC Association.

EOSC  è un ambiente virtuale in cui produttori di dati, fornitori di servizi e innovatori si incontreranno. La ricerca europea passerà da EOSC, e sarà collaborativa, aperta ed efficiente. EOSC si baserà sul riuso dei dati, che dovranno essere FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Reusable) – per inciso, per gestirli saranno necessari data stewards, creando centinaia di migliaia di posti di lavoro qualificati.

La Commissione Europea nel 2016 ha iniziato un percorso di analisi e di decisioni che in breve tempo hanno portato alla EOSC Declaration, in cui si sono stabiliti i principi, e alla EOSC Roadmap, in cui si sono definiti operativamente i prossimi passi. L’investimento totale sarà di oltre 4 miliardi. Le prime call INFRA-EOSC sono già attive.

Per costruire EOSC, è importante leggere la Strategic Research e Innovation Agenda (2020) il cui obiettivo è rendere la Open Science il “new normal”, oltre ai due Rapporti pubblicati a ridosso del lancio nel 2018:

Prompting an EOSC in practice che affronta le regole di partecipazione a EOSC, l’analisi dei costi benefici – in cui va considerato il costo di non avere dati FAIR, ovvero 10 miliardi -, e lo schema di governance.

Turning FAIR into reality che fornisce indicazioni pratiche su come creare un ecosistema FAIR per la ricerca, il più possibile aperto

e anche il Rapporto Realising the European Open Science Cloud (2016) che riprende i principi su cui EOSC va costruita.

Aggiornamenti su EOSC (e anche possibilità di piccoli finanziamenti) si trovano su EOSC Secretariat.